Tour DoloMITICO - sui sentieri della Grande Guerra - versione AM

11 e 12  Agosto 2015 - mar+mer


Panoramica su 5 Torri e Tofane

Ed eccoci finalmente al giro dolomitico del 2015! 
Dopo un anno di pianificazione e modifiche alla traccia abbiamo deciso per quest' anno di fare un tour di due giorni sulla base del giro della Grande Guerra. 
La decisione di quando farlo invece è stata alquanto tribolata: trovare due giorni in cui tutti fossero disponibili, infrasettimanali per evitare traffico sui sentieri e con il meteo dalla nostra era impossibile...  mi sono ritrovato cosi' a dover decidere due giorni prima le date, sacrificando la presenza di Flavio e diventando matto a cercare posto per un alloggio a Corvara. All'ultimo secondo, su 60+ richieste fatte, trovo un unico Garnì con posti liberi, è fatta! 
Ci ritroviamo all'indomani in cinque: Diego, Franco, Luca, Matteo ed io. 

1°GIORNO
Partiamo dal bordo lago di Alleghe, loc. Masarè alle 9.00 ma già dopo meno di un km, alla prima salitella ci fermiamo per la colazione presso degli impianti sportivi. Riprendiamo la marcia a a ritmo quasi di passeggiata... in fondo avere 10+ kg sulle spalle di zaino e tutta la giornata davanti vogliamo godercele queste due splendide giornate di sole in posti da favola! Il primo panorama si apre già sul lungolago, Alleghe è raggiunta dai primi raggi di sole che scendono da dietro il Col Dei Baldi e si riflettono nelle gelide acque...
Procediamo in direzione di Sàviner, abbandonando il lago ma rimanendo a fianco del fiume Cordevole su una larga "ciclabile" sterrata in direzione S.Maria delle Grazie. Si prende poi una tranquilla strada in asfalto che costeggia un altro torrente, il Petorina, che salendo dolcemente ci porta fino al caratteristico abitato di Sottoguda, fiorito e popolato da numerosi pupazzi con le fattezze umane impegnati a fare le cose più disparate: lavori domestici, giocare, coltivare gli orti e... a discutere seduti sulle panchine con i ciclisti come Luca che disturbano il quieto vivere del borgo  con il tron-tron-tron della gomma posteriore troppo grossa che gratta sul telaio... 
Arrivati alla fine del delizioso paese facciamo i biglietti per il passaggio attraverso i famosi Serrai di Sottoguda, uno stretto canyon tra due altissimi costoni di roccia, con cascatelle, ponti, capitelli e tante storie raccontate dai cartelli indicativi. Usciamo in loc. Malga Ciapela con la splendida vista delle Pale di Menin davanti a noi. 
Ora ci aspetta una lunga salita su asfalto, fortunatamente poco trafficato, della statale 641. Il caldo non è dalla nostra, dobbiamo fermarci spesso all'ombra di qualche cartello o pino per tirare fiato, fino all' arrivo della seggiovia Capanna Bill che ci porta dai 1688 metri  ai 2401 del Passo Padon con panorama mozzafiato a 360° e le marmotte sotto di noi che prendono il sole stravaccate sui basamenti dei piloni.
Arriviamo sopra al Passo con una veduta spettacolare sulle nevi della Marmolada, qualche foto con un cannone ed una sagoma pacchiana di orso, poi scendiamo passando sotto alla stazione di arrivo giungendo subito ad un promontorio con altra vista mozzafiato, questa volta sul Piz Boà ed il gruppo del Sella dove rimaniamo ad ammirare il panorama. Riscendiamo il breve sentiero del promontorio e prendiamo su sentiero molto ripido in discesa, al limite del ribaltamento (ne fa le spese Franco) e poi su più agevole e divertente trail fino a Mesola, prendendo la carrareccia molto ripida che sale a Porta Vescovo (2347).
Innumerevoli le soste... pendenze e caldo insopportabili.. sono quasi le 14 ed e' dalle 12.30 che continuiamo a rimandare la pausa panino... Alle 14.20 giungiamo a Porta Vescovo..rimando le foto al panorama per addentare il mio panino. Luca e Franco, senza panini, cercano il bar al rif. Gorza ma con somma sorpresa ed incredulità lo trovano chiuso....incredibile: un rifugio in un posto frequentatissimo dalla gente, chiuso la settimana antecedente Ferragosto!!! Fortuna c'e un distributore automatico di snack e assalgono quello prima, poi condividiamo i nostri panini. 
Fatta la pausa pranzo e levate le numerose schegge conficcate a mani e piedi sul tavolato dove ci siamo fermati, ripartiamo imboccando il sentiero 601, il Vièl dal Pan. 
Il sentiero è stupendo; panoramicissimo, con viste sul lago di Fedaia al di sotto e le nevi del massiccio della Marmolada sopra, molto flow, con fondo di terra battuta e qualche roccia e fortunatamente poco trafficato.
Con l'intermezzo di una mia rottura di catena per eccesso di coppia in salita, arriviamo con un ultimo pezzo a spinta alla baita Fredarola, ottimo posto per farsi una meritata birra.
Ora si scende, su sentiero erboso, e che sentiero, ragazzi! E' un nuovo tracciato che fa parte del circuito del Sellaronda ed è una specie di slalom su cunette erbose e prati... una goduria immensa..che pero' si interrompe bruscamente poco prima della fine, quando girandomi indietro per vedere i sorrisi stampati sulle facce dei miei amici, non vedo più Franco.
Lo chiamo e non risponde... lascio bici e zaino per terra e risalgo quindi a piedi a ritroso. Lo trovo un centinaio di metri più in alto, a piedi che si guarda attorno molto preoccupato perchè gli è sparito il telefono e per questo non rispondeva... per questa disavventura perdiamo mezzoretta abbondante.
Riprendiamo le bici e scendiamo come missili su Arabba. Da qui imbocchiamo un sentiero lungo il Cordevole fino a Renaz, da qui deviamo salendo su asfalto verso Le Roe,  Cherz (1650).
Siamo sfiniti, ed è anche tardi, le ombre delle montagne cominciano ad allungarsi, regalando contemporaneamente scorci di vette rosate illuminate dall'inizio del tramonto...
Arriviamo a scollinare a Passo Incisa (1920),posto magnifico dove consiglio di pernottare (baita La Marmotta) ma siamo esausti! Fortuna ora e' tutta discesa fino a Corvara! Dalla stanchezza tiro anche dritto anzichè prendere per il sentiero per i prati che porta ad Arlara... se dovete ripassarci, anziche' fare asfalto o pista ciclabile prendetelo e vi porta giusti all'impianto di Arlara, ad 1 km da Corvara.
A Corvara troviamo un paese pieno di vita, con gente a passeggio per la via principale del paese trasformata in via pedonale. Diego consulta il navigatore stradale ed in un istante siamo in loc. Pescosta dove alloggeremo (Garni Ciasa Roch). Tempo di una doccia superveloce ed usciamo in cerca di un ristorante dove sfamarci e brindare alla giornata trascorsa.

2°GIORNO
L'indomani sveglia alle 7. Alle 7.30 siamo già a fare abbondant(issima) colazione con salumi, formaggi, marmellate, cereali, pane speziato, brioches, macedonia e chi piu' ne ha ne metta... dobbiamo fare scorta di calorie per l'intera giornata! Pagati i conti e ascoltate le avventure della proprietaria quando era presente nel campo base del Nepal nel momento del disastroso terremoto e fortunosamente scampata, risaliamo in bici. Raggiungiamo in centro paese l'impianto che in due tronconi ci porta in Col Alt (1900) prima, e Utia la Brancia(2040), poi. 
Prendiamo in breve  discesa, poi  in salita la bella carrabile per il rif. Bioch (2079) con vedute sui verdi prati dell'altopiano. Al rifugio è possibile godere di una vista a 360° meravigliosa sul gruppo del Sella, Catinaccio e dolomiti d'Ampezzo. 
Su uno dei cartelli informativi vi sono narrate anche le mitiche vicende dei Fanes, antica popolazione leggendaria che viveva su queste montagne.
Risaliamo ancora fino al Pralongia, altro punto panoramicissimo e prendiamo un divertente sentiero 24, dapprima in salita fino alla croce (2147) poi in ancora piu' divertente discesa in single track tutta in costa alla quale abbiniamo poi una volta giunti nel bosco tutta una serie di tagli, taglietti e taglioni: ovunque vedevamo sulla carte sentieri senza numero segnati in nero tratteggiato ci buttavamo! E che divertimento ragazzi!
Arriviamo a Malga Valparola (1743), strapiena di turisti. Ora si deve risalire per forestale molto ripida e lunga verso il Passo Falzarego, incitati dai trekkers e umiliati dalle donzelle in sella alle e-bike che salgono sculettando come fossero discesa.. 
Giunti sulla statale che da S. Cassiano sale al Passo di Valparola, dopo un centinaio di metri di asfalto deviamo verso il cimitero di Guerra Tedesco che visitiamo. Saliamo ancora per una forestale interrotta da una frana, che superiamo, e sbuchiamo nuovamente sull'asfalto in prossimità del Passo (2192).
Qui ci fermiamo a gustarci un bel piatto tipico annaffiato da abbondante Radler. 
Prima di ripartire scendo a visitare il sottostante laghetto di Valparola. Ripartiamo su asfalto che pero' abbandoniamo immediatamente appena passato il Museo della Grande Guerra per un sentiero scassato piu' o meno ciclabile ma molto divertente che ci porta fino al Passo Falzarego (2105).
Incrociata nuovamente la statale l'attraversiamo e sempre su sentieri fantastici giungiamo al Rif Bain de Dones.
Qua facciamo il rabbocco di acqua alla fontana e prendiamo l'ultimo impianto del tour che ci porta ai 2255 metri del Rif. Scoiattoli, sotto alle spettacolari 5 Torri ed il loro museo all'aperto con trincee recentemente ristrutturate e visitabili.
La fatica però non è finita... con una salita micidiale su indisponente mulattiera rocciosa dobbiamo raggiungere  il Rif. Averau (2413), punto piu' alto del Giro DoloMITICO.
Ora si comincia il divertimento: fatta la pausa fiato e gel ricostituente Volchem, ci prepariamo per l'entusiasmante discesa sul 441 prima e sulla strada de la Vena poi in una interminabile picchiata su sentieri superflow passando per Colle S. Lucia e Caprile. Dal fondovalle prendiamo per la ciclabile lungo il Cordevole e stanchi ma stracontenti ripercorriamo il lago di Alleghe per ritornare  a Masarè, ovviamente con sosta al bar sportivo dell'andata ma questa volta per un brindisi finale a base di spritz !




Ringrazio Diego, Franco, Luca e Matteo per la partecipazione di questo giro spettacolare, fatto unendo i tratti più belli ed interessanti fatti sulle Dolomiti e la compagnia che hanno saputo dare, tra ciaccole e risate anche nei momenti più critici. 
Che tour, ragazzi, altro che Sellaronda! Mi auguro di rifarlo l'anno prossimo, magari con la compagnia anche di Paolo e Flavio!


DIVERTIMENTO :  9+
DIFFICOLTA'      : 8
PANORAMA       :  10
NOTE:  Difficile ma Fantastico!

Dati riepilogativi totali dei 2 gg:
Km:          tot.98 km 
Dislivello :
4.492 (con impianti) 2.910 (senza)
Impianti 1° gg mt.713
Impianti 2° gg mt.400+110+359
Max alt.:
Min alt.

2.362 mt
892 mt
Durata:tot34,5 h

in mov.12 h 00 min
Vel.media7,9 Km/h

max48,48 Km/h
Tempi:salita10:30 h

Orari
discesa
Partenza
Arrivo
23:00 h
11-08-2015 : 9:00 
12-08-2015 : 19:37
Meteo:
sole,caldo 






  
Traccia 
     
FOTO :
Visualizza le foto di FABIO qui: PICASA
Visualizza le foto di DIEGO-FRANCO -LUCA e MATTEO qui: PICASA

alcune foto:
 me ai Serrai di SottoGuda
 Matteo
i DoloMitici 5 
usciti dai Serrai 
Seggiovia Padon 
Marmolada 
che panorama! 
lezioni di orografia 
piano in discesa! 
pascoli 
gruppo del Sella 
sentiero super 
super super 
Vista sul Fedaia 
Viel Dal Pan 
ancora una fotoricordo 
sentiero super anche qui 
 i Mitici
 colonna in arrivo
 Tramonto
vette infuocate
pernotto
centro Corvara
goirnata fantastica anche oggi !
prima salita
autoscatto
noi in fila indiana
sempre piu' in alto
ora discesa!
M.ga Valparola
e-bike
dal bosco
cimitero tedesco
relax
sé magna.. e sé beve
stella alpina
lago di Valparola
museo della Grande Guerra
sentiero fico..
..molto fico
Tofane
5 Torri
io in paradiso
ancora Tofana
sent 441...
fantastico pure questo
e la gioia si vede..
panorami da urlo
dalla strada de la vena
arrivo ad Alleghe..
e brindisi finale!


Nessun commento:

Posta un commento