Giro delle Pale di San Martino

30  AGOSTO 2013 - ven
Paesaggio lunare 

Bellissimo giro dolomitico sulle Pale di San Martino di Castrozza con Diego, alias Capoccia.
Era da tempo che mi ero ripromesso di fare questo giro e oramai avevo perso pure la speranza di poterlo provare quest'anno, ora che le ferie sono finite e gli impianti di risalita sono prossimi alla chiusura... invece no; grazie a Diego, l'unico che poteva muoversi di venerdì siamo riusciti nell'impresa!
1100 metri di dislivello, quasi tutta discesa, due impianti: sulla carta pareva un giretto facile-facile da cicloturisti o quasi, invece abbiamo dovuto ricrederci da subito!
Saliti sotto ad un cielo minaccioso e carico di nubi nere con la funivia Colverde Rosetta, arriviamo dopo una lunga pausa tra un troncone e l'altro per "riempire" la navetta (tre bikers, due arrampicatori e quattro escursionisti alle 9.30 di mattina!) ai 2.700 metri alla stazione di monte. fa freddino, anzi, fa veramente freddo! Non so quanti gradi siano, dai 5° ai 7° presumo, per cui ci vestiamo pesanti. Imbocchiamo il sentiero che porta al rif. Rosetta, un centinaio di metri, dapprima a scendere su gradoni di pietra, poi in salita su fondo roccioso e smosso a limite della pedalabilità che sommato alle gambe ancora con i muscoli freddi rende la cosa assai ardua e invita a scendere a farsela a piedi.. ma noi resistiamo con tenacia e arriviamo in sella al rifugio.
Da qui, ci svestiamo, ora belli caldi, e imbocchiamo il sent. 756 in saliscendi, sempre su fondo ghiaioso e altrettanto ostico. La fatica, notevole, è pero compensata dal sole che fa capolino tra le nubi e illumina il circostante paesaggio lunare... una meraviglia, uno spettacolo unico! Ci accompagna lungo il sentiero anche l'altro biker nativo della zona salito con noi, e ne approfittiamo per scattarci foto a vicenda mentre proseguiamo tra vedute spaziali, baratri vertiginosi e verdi vallate che si aprono alla vista. Le nostre tracce però si separano, lui scende per Taibon Agordino, noi scendiamo invece per Gares, dapprima su comodo e largo sentiero con fondo perlopiù in terra umida, poi, raggiunta malga Campigat, breve salita e poi tutta discesa a gradoni su terra bagnata e rocce smosse... il tratto iniziale fatto quasi tutto a piedi, impossibile fare i gradoni bagnati e scavati a ridosso dei tornantini... poi si entra nel bosco e le cose migliorano, pur continuando ad essere piuttosto tecnico. Sbuchiamo in una ampia e molto bella radura trasformata in parco, meta di parecchi turisti. Dopo un panino ed una lunga chiacchierata con vecchietto nostalgico della sua bici da corsa, riprendiamo dapprima su ciclabile sterrata, poi  su una lunga e noiosa discesa su asfalto fino a Canale d' Agordo. Superato il centro del paese riprendiamo la ciclabile sterrata e risalendo arriviamo alla stazione Falcade. La traccia ci fa prendere il primo troncone della seggiovia "Molino - Le Buse" ma vediamo due tipi in tenuta freeriders prendere anche il secondo... mah, veniamo a sapere che e' da questo anno che si può  salire in bici, ergo dovrebbe esserci un sentiero (non vietato) a scendere! Noi continuiamo a seguire la nostra traccia che ci porta in salita sterrata a sbucare sulla trafficata statale per il Passo Valles. Sembra non finire mail la salita e nubi nere si stanno avvicinando...ci prepariamo a beccarci tanta acqua! Fortuna vuole che prendano un'altra direzione e lascino intravedere un bel sole che avanza. Raggiungiamo il passo, vediamo i due freeriders salire bici in spalla sulla parte opposta del Rifugio Capanna... siamo cotti, non si va di salire ancora.. . seguiamo ancora la traccia.Ora dobbiamo scendere, ci vestiamo e a quasi 70 km/h scendiamo ancora una volta sull' asfalto della Prov 81.La abbandoniamo solo dopo parecchi km svoltando a sinistra su una sterrata in direzione Malga Venegia.. si' , siamo finalmente entrati in Val Venegia, ultima nostra fatica a salire. Diego è a secco di energie ma tra una barretta e qualche breve sosta arranca fino a scollinare alla Baita Segantini: la salita è finalmente finita per oggi! Pausa caffè in baita, poi ci si riveste per l'ennesima volta in questa giornata e si scende su un divertentissimo ma tecnico solco eroso dall'acqua che ci fa sbucare al Passo Rolle. Scendiamo ancora per un centinaio di metri su asfalto sino alla malga "Le Fosse" dove attraversato un letamaio passandoci praticamente sopra, iniziamo a scendere su pendio erboso inizialmente molto sconnesso verso San Martino, tagliando ripetutamente i tornanti e gareggiando con le moto su strada a chi arriva prima (noi, ovviamente!). nell'ultimo tratto di "taglio" e possibile scendere per due alternative, a destra e a sinistra di un torrentello, noi, almeno per fare una piccola variante alla traccia,  abbiamo preso quella a sinistra, molto divertente con dossi naturali su fondo erboso, arrivando a sbucare a poche decine di metri dal parcheggio dell'impianto di partenza. Una bella sfaticata ma ampiamente ripagata dai panorami e da alcuni tratti di discesa... ecco, la prossima volta vedo di cercare alternative sia per la discesa dal secondo troncone dell'impianto di Falcade che per la discesa in Val Venegia; è una vera infamia fare tanta fatica a salire per poi scendere per km su bitume!Mi sono fatto mandare la traccia dai due gentili freeriders, vediamo cosa si puo' fare

Partecipanti: Fabio e Diego.

PANORAMA: 9
TRACCIA: 7 (pezzi in asfalto e pezzi a piedi da evitare!)

Dati riepilogativi 
Km:          tot.51,62 km 
Dislivello :
3098 totali (1188+695 di impianti) = 1215 pedalati
Max alt.:
2638  mt
Durata:tot7h, 46 min

in mov.5h, 13 min
--
Vel.media9,87 Km/h

max69,09 Km/h
Tempi:salita4:13 h

discesa3:24 h
Meteo:
molto nuvoloso, ampie schiarite
Temper.
freddo in cima alle Pale! 
Difficoltà:
medio-difficile
Note:
molto panoramico, trovare varianti all'asfalto!
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Traccia:


Foto: 







































































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